Come un segno di memoria: l’illustrazione diventa racconto nel cuore di Parma - PARMA 360
- Eleonora F.
- 31 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Nel cuore pulsante di Parma, tra le mura del suggestivo Complesso di San Paolo, si apre un varco temporale che attraversa il tempo e lo spazio dell’arte illustrata. Dal 12 aprile al 25 maggio 2025, il PARMA 360 Festival della creatività contemporanea ospita la mostra Come un segno di memoria, curata dalla Galleria Caracol: un’esposizione collettiva che celebra quattro tra i più autorevoli nomi dell’illustrazione italiana contemporanea – Andrea Serio, Manuele Fior, Elisa Talentino e Francesco Chiacchio.


Una rapsodia di segni e ricordi
L’illustrazione, in questa occasione, si fa strumento evocativo, traccia visiva di una memoria collettiva che parla di letteratura, identità, intimità e resistenza. I segni si trasformano in racconti, vibrano sulla carta come testimonianze sensibili, profondamente umane.
Andrea Serio, con il suo realismo poetico a pastello e matita colorata, reinterpreta i romanzi di Beppe Fenoglio, trasportandoci nelle Langhe resistenziali attraverso un tratto silenzioso, malinconico, profondamente etico. Le sue copertine per Einaudi del 2023 sono vere e proprie mappe emotive della memoria letteraria italiana.
Manuele Fior, già vincitore del prestigioso Fauve d’Or ad Angoulême, abbandona il bianco e nero per dare vita cromatica ai testi di Cesare Pavese. Le sue illustrazioni per Einaudi sono intime, morbide, fluide: ogni linea è un’eco emotiva, ogni colore un dialogo interiore.
Elisa Talentino incarna la memoria attraverso la lente del femminile. La sua arte – sospesa tra grafica, pittura e serigrafia – è fatta di delicatezze e intensità nascoste. I suoi lavori raccontano storie ancestrali e personali, con un tratto che accarezza l’inconscio, come se la memoria fosse un sussurro che si posa sulla pelle.
Infine, Francesco Chiacchio, tra poesia e filosofia, presenta A volte sparisco (Topipittori): un racconto illustrato che si snoda in quattro tempi, dove la memoria si fa riflessione, dove la sparizione è solo un modo per apparire in altre forme. Il bianco e nero diventa qui una scelta narrativa, una grammatica visiva che parla di silenzi e di attese.


Memoria come ponte tra passato e futuro
La mostra, parte integrante della IX edizione del PARMA 360, è più di una semplice esposizione: è un invito a riconnettersi con il proprio vissuto, a guardare con occhi nuovi ciò che è stato. Un’esperienza immersiva che accoglie il visitatore in un tempo sospeso, dove l’arte non decora, ma interroga.
Un’occasione preziosa per riflettere sul ruolo dell’illustrazione nel nostro presente – non più arte “minore”, ma strumento di narrazione potente, capace di restituire dignità alle memorie fragili, intime o collettive che siano.


La mostra Come un segno di memoria si terrà dal 12 aprile al 25 maggio 2025 presso il Laboratorio Aperto del Complesso di San Paolo, Parma.
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