Nevercrew e il paesaggio urbano: LongLake Festival
- Eleonora F.
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 2 min
Ci sono città che scelgono di non essere semplicemente sfondo, ma di diventare tela. Lugano è una di queste. Dal 10 al 27 luglio 2025, torna il Lugano LongLake Festival, e tra i tanti eventi che animeranno la città, spicca il nuovo intervento site-specific del duo svizzero Nevercrew, protagonisti dell’urban art internazionale.


Una parete che diventa racconto
Christian Rebecchi e Pablo Togni, in arte Nevercrew, lavorano insieme dal 1996 e hanno lasciato il loro segno in tutto il mondo: dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, dall’India alla Russia. Il loro linguaggio visivo, potente e poetico, indaga da anni il fragile rapporto tra essere umano e natura, tra individuo e sistemi globali.
A Lugano tornano con un’opera sulla facciata del Lido di Lugano, visibile a tutti e pensata per fondersi con l’architettura e il contesto naturale che la circonda. Non si tratta di un semplice murales, ma di un’opera che vuole aprire una riflessione collettiva. Elementi reali e simbolici si intrecciano in una narrazione orizzontale, in cui il ritmo visivo e il gioco con la luce trasformano la superficie in un paesaggio in movimento.

L’arte urbana che invita a guardare (meglio)
Nevercrew non crea immagini da osservare distrattamente. Le loro opere sono dispositivi di pensiero, che chiedono allo spettatore di fermarsi e riflettere: sull’ambiente, sul ruolo dell’uomo, sulle relazioni invisibili che tengono insieme il locale e il globale.
È questa la forza del loro lavoro: non si limita alla bellezza estetica, ma diventa azione poetica nel paesaggio urbano. Il loro stile combina iperrealismo, simbolismo e geometrie, generando mondi possibili in cui la realtà si specchia e si trasforma.

Lugano: una città che crede nell’arte pubblica
Questo progetto si inserisce nel percorso di Arte Urbana Lugano (AUL), iniziativa che dal 2010 ha trasformato la città in una galleria a cielo aperto, grazie a interventi di street artist italiani e internazionali. Lucamaleonte, Sam3, Agostino Iacurci, MP5, Orticanoodles, Sten & Lex, solo per citarne alcuni.
Durante il festival sarà possibile scoprire molte di queste opere grazie allo Street Art Tour, una passeggiata guidata tra i murales e le installazioni nate negli ultimi 15 anni. Un viaggio tra colori e storie, per riscoprire angoli della città con occhi nuovi.
Arte che resta, oltre il festival
Il bello del Lugano LongLake Festival è che molte delle sue proposte non finiscono con l’evento: i muri dipinti restano, continuano a parlare alla città e a chi la attraversa. Chi vorrà potrà esplorare questi percorsi in autonomia tutto l’anno, grazie alla mappa interattiva disponibile su arteurbana.ch.
Per chi ama i paesaggi urbani che parlano, per chi cerca nell’arte un punto di domanda e non solo una cornice: Lugano, quest’estate, è il luogo giusto.
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