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Esplorare l'altrove: La mostra collettiva 'The Voyage Out' a Milano

Immagine del redattore: Eleonora F.Eleonora F.

La mostra collettiva "The Voyage Out", curata da Domenico de Chirico e ospitata da A.MORE gallery a Milano, è un'esplorazione affascinante e profonda dell'esperienza della soggettività e della complessità della psicologia umana. Ispirata al primo romanzo di Virginia Woolf, "La crociera", l'esposizione, che si terrà dal 9 ottobre al 9 novembre 2024, mette in dialogo le opere di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante.



A.MORE gallery- Alessandra Cecchini-Come on girl, look at you (but it's noy you) -2024-digital print on flag fabric and steel cable- Misure variabili
A.MORE gallery- Alessandra Cecchini-Come on girl, look at you (but it's noy you) -2024-digital print on flag fabric and steel cable- Misure variabili


La mostra riprende il tema del viaggio, non solo come esperienza fisica, ma soprattutto come esplorazione interiore. Le opere esposte raccontano conflitti interiori e stati emotivi complessi che attraversano la mente umana, dall'amore alla vulnerabilità, fino alla ricerca di se stessi e alla scoperta degli altri. Il tema della condizione femminile, oscillante tra l'indipendenza e i limiti imposti dalla società, è centrale, offrendo un ritratto attuale e sensibile.


“Il concetto di altrove, insieme rifugio e trappola, è indissolubilmente legato sia all'ineluttabile esperienza soggettiva sia alla necessaria ricognizione psicologica – afferma il curatore Domenico de Chirico

A.MORE gallery- Vittorio Valiante- Frantume Solo il tempo- 2024-idropittura olio e terra su panello di legno abbandonato- 62,5x39cm
A.MORE gallery- Vittorio Valiante- Frantume Solo il tempo- 2024-idropittura olio e terra su panello di legno abbandonato- 62,5x39cm


Le opere degli artisti in mostra rivelano un uso sapiente dei materiali e dei medium, creando una sintesi tra la dimensione reale e quella immaginativa. Le sculture di Margaux Bricler, per esempio, evocano il dualismo tra sogno e realtà, mentre i dipinti di Marco Bacoli presentano ambienti in cui figure ambigue sembrano sospese nel tempo, impegnate in azioni quotidiane, ma intrappolate in una realtà indefinita. Alessandra Cecchini esplora la natura ambigua delle immagini, mettendo in discussione il confine tra reale e virtuale, mentre Vittorio Valiante traduce sensazioni esistenziali attraverso una pittura materica che riflette la fragilità della società contemporanea.



A.MORE gallery- Alessandra Cecchini-Come on girl, look at you (but it's noy you) -2024-digital print on flag fabric and steel cable- Misure variabili
A.MORE gallery- Alessandra Cecchini-Come on girl, look at you (but it's noy you) -2024-digital print on flag fabric and steel cable- Misure variabili


Le opere esposte invitano il pubblico a immergersi in questo viaggio interiore, esplorando mondi lontani e intimi che sfidano le convenzioni della percezione.

A.MORE gallery, fondata nel 2020, si conferma uno spazio innovativo per l'arte contemporanea, capace di promuovere nuove prospettive attraverso una ricerca artistica profonda e coinvolgente.


In un'epoca in cui la linea tra reale e virtuale è sempre più sfumata, come pensate che l'arte possa aiutarci a esplorare la nostra interiorità e a comprendere meglio il mondo che ci circonda?

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